Il primo libro di fotografia

È difficile immaginare la nostra vita quotidiana senza la fotografia: dalla pubblicità alle riviste illustrate, dalla produzione artistica fino alla disseminazione delle immagini in rete o negli smartphone, essa è un medium talmente diffuso che sarebbe impossibile afferrarlo come fenomeno unitario.

Le immagini fotografiche sono così pervasive che quasi non le vediamo più per quello che sono e vogliono essere; nello stesso tempo la loro forza espressiva ci spinge a credere che siano un accesso trasparente al reale, quando invece ne sono sempre una mediazione, un’interpretazione cangiante, ubbidiente a un preciso linguaggio e a puntuali artifici retorici. Dalla doppia prospettiva dei concetti chiave di «teoria» e «storia», rapportati allo studio generale della fotografia, David Bate riconduce l’ampio territorio in cui essa si muove ai suoi generi fondamentali, analizzandoli criticamente.

Proprio perché osservata in termini di genere, secondo diversi e mutevoli punti di vista e senza mai essere isolata dalle altre forme visive, la fotografia acquista qui un rilievo inedito, centrale nel convulso contesto culturale e tecnologico contemporaneo. Questa nuova edizione – ampiamente rivista – contiene due nuovi capitoli dedicati alle diverse forme incarnate dalla fotografia all’interno dell’odierna «cultura visiva», e si avvale di un’amplissima selezione di immagini esplicative, proponendosi come lettura originale e problematica per chiunque sia interessato ad avvicinarsi teoricamente alla fotografia e alle sue ripercussioni critiche.

  • Copertina flessibile: 340 pagine
  • Editore: Einaudi (23 maggio 2017)
  • Collana: Piccola biblioteca Einaudi. Mappe
  • Lingua: Italiano
  • Acquisto: https://amzn.to/2WdyKSs

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