Testimoni oculari. Il significato storico delle immagini

In genere gli storici preferiscono ricostruire il passato sulla base di testi e documenti scritti, dati politici, economici o statistici, in alcuni casi testimonianze orali.

Ma cosa sarebbe la storia del fascismo o dello stalinismo se non conoscessimo le immagini usate per la propaganda?

Quale sarebbe il giudizio su conflitti recenti come il Vietnam senza le testimonianze lasciateci dai reporter di guerra?

E risalendo più indietro nel tempo, come potremmo scrivere la storia della vita quotidiana o delle abitudini alimentari dei nostri antenati senza considerare le rappresentazioni visive che ci sono state tramandate?

O una storia dell’Antico Egitto che prescinda dallo studio delle pitture tombali?

Attraverso un affascinante excursus nei secoli, ricco di esempi tratti dalla storia antica e moderna, europea ed extraeuropea, Peter Burke dimostra come l’uso delle immagini possa arricchire in modo decisivo la nostra conoscenza del passato e del presente.

Un ritratto, una statua, un’iscrizione, un arazzo – o più di recente una fotografia o un film – possono rappresentare “prove storiche al pari di quelle più tradizionali, e ci aiutano a comprendere meglio eventi e contesti a noi vicini o lontani.

  • Copertina flessibile: 256 pagine
  • Editore: Carocci (23 febbraio 2017)
  • Collana: Quality paperbacks
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