Regina Pacis

Poche decine di metri separano il Regina Pacis dal mare, una delle più belle coste del Salento, località San Foca marina del comune di Melendugno.

Il Regina Pacis era uno dei più grandi cpt (centro di permanenza temporanea) d’Italia, ora versa in uno stato di totale abbandono, dalla sua chiusura è stato abbandonato alla mercé di ladri e vandali che hanno devastato e rubato praticamente tutto.

L’entrata principale è chiusa da una piccola rete e un cartello vieta l’accesso ai non addetti ai lavori e allerta che l’intera struttura è sottoposta a video sorveglianza, ma entrare è più facile di quanto non sembri, basta scostare leggermente la rete è si accede all’ingresso principale posto proprio di fronte al mare, il silenzio è quasi surreale e spettrale, è una giornata di forte scirocco e solo il vento rompe questo silenzio, la cosa che si nota subito entrando è che da quando è stato chiuso non si è mai fatto nessun intervento di recupero o messa in sicurezza.

Si cammina su detriti e calcinacci sparsi sul pavimento per via del furto di tutto l’impianto elettrico della struttura.

Finestre, porte, e qualsiasi cosa che poteva servire è stata rubata o divelta, anche tutti i sanitari presenti nella struttura sono stati saccheggiati. 

Girando tra i corridoi del primo piano, si possono trovare solo pile di carte documenti e altro materiale sempre cartaceo sparsi per terra a formare montagne al centro delle stanze che una volta erano gli uffici del cpt.

Salendo invece nel secondo piano dove erano collocate tutte le camere del complesso, ci si può imbattere in qualche suppellettile sopravvissuta alla devastazione e saccheggio, e qualche materasso per terra, sicuramente usato per dormire da qualche disperato. 

In tutte le stanze è stato rubato di tutto, anche le prese di telefono o elettriche, nei bagni non esiste più nulla e tutto è stato devastato. 

La struttura nel corso della sua funzione ha ospitato circa 50.000 migranti giunti in Italia lungo le nostre coste alla ricerca di una vita migliore, ma la struttura così com’è ridotta rispecchia in parte le speranze di chi ha popolato negli anni quelle stanze. 

Il completo abbandono della struttura e incuria, è un vero peccato soprattutto in questo momento, che ogni giorno giungono notizie di sbarchi di molti migranti sulle nostre coste e il solito problema di non saper dove accogliergli per carenza di strutture.

Per tutto l’intero reportage ho girato liberamente per tutta la struttura senza che nessuno e soprattutto nessuna telecamera registrasse la mia presenza all’interno.

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